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Circolare Trasporti: si è svolta la riunione al Ministero dei Trasporti
ROMA  – E’ terminata da poco la riunione al Ministero dell’Interno con il Prefetto Gambacurta – Direttore dell’Ufficio per l’Amministrazione Generale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza -richiesto dalle maggiori e più rappresentative associazioni di categoria per discutere sulle criticità applicative della circolare per il trasporto dei prodotti esplodenti emanata il 27 novembre dell’anno scorso a firma del Capo della Polizia. L’Ass.P.I., rappresentata per l’occasione dal Vice presidente Luca Proietta e dal membro del Consiglio direttivo nazionale Gianni Proia, ha manifestato tutto il disappunto per tale provvedimento che di fatto potrebbe pregiudicare seriamente il futuro delle attività pirotecniche. “La circolare in oggetto sembra un chiaro tentativo con cui la pubblica amministrazione intende fare “legge” imponendo procedure speciali che non trovano conferma da nessun’altra parte, è una interpretazione sicuramente difforme da quella che è invece l’interpretazione autentica – ossia la volontà originaria del legislatore – introducendo delle procedure nuove che sono inapplicabili alla realtà pirotecnica ” hanno dichiarato Proietta e Proia, “ il Prefetto Gambacurta, che ringraziamo per la disponibilità immediatamente accordata per l’incontro, si è detto d’accordo a rivedere in alcuni punti tale interpretazione cosa che noi auspichiamo possa avvenire in breve tempo, così da ristabilire una situazione che preoccupa ogni giorno sempre più gli operatori di categoria, l’alta stagione è alle porte e se le Prefetture applicano alla lettera la circolare significherebbe che non si può più lavorare”. “Come Ass.P.I. abbiamo una posizione ferma e determinata – dichiara il Presidente Viviano – una circolare non può richiedere cose non previste dalla legge in materia, questa interpretazione data va rivista e la circolare annullata, diversamente noi, nel rispetto della legge, per far valere i nostri diritti e di conseguenza salvare il nostro lavoro, valuteremo l’ipotesi di presentare un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica chiedendo lumi sulla gerarchia delle fonti e nello specifico se una circolare interna alla Pubblica Amministrazione può elevarsi a legge dello Stato ed essere vincolante per il cittadino”.