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Comunicato ASS.P.I. – ANISP Movimentazione nazionale (1)

 

ROMA – Si è appena conclusa una riunione del gruppo inter associativo nazionale ASSPI ANISP dove è stata fatta una valutazione dell’attuale situazione del settore e dei possibili scenari futuri alla luce dei provvedimenti normativi adottati fin ora a livello nazionale e regionale, oltre a quanto riportato nei comunicati emanati da alcune diocesi.

L’orientamento delle Istituzioni ha messo letteralmente in ginocchio il settore determinando l’annullamento di migliaia di spettacoli pirotecnici in tutta Italia, gli imprenditori di categoria vivono, oltre al danno economico, anche un totale disorientamento in quanto nessun cenno è stato mai fatto alla ripresa effettiva del lavoro; si prevede che entro fine anno rischiano la chiusura definitiva circa l’80% delle aziende, con una drammatica ricaduta sul piano occupazionale visto che nel settore sono impiegate migliaia di persone.

“Ci aspettavamo, dal Presidente del Consiglio o da qualche Ministro interpellato, almeno una risposta alle richieste presentate e agli appelli di sollecito, che ci facesse sentire parte integrante dell’Italia che lavora onestamente, di quell’Italia che paga le tasse e che rispetta la legge” – dichiarano i Presidenti nazionali Nobile Viviano (ASS.P.I. – Associazione Pirotecnica Italiana) e Giuseppe Parente (ANISP – Associazione Nazionale Imprese Spettacoli Pirotecnici)
– “ed invece no, un silenzio assordante, siamo stati completamente dimenticati!

Gli altri settori o sono stati riavviati in toto o si è pensato ad una valida alternativa per permettere loro di sopravvivere; per la pirotecnia così non è stato, per noi vige un imperativo categorico “stop totale (tombale)” a tempo indeterminato. Pensavamo di essere i rappresentanti di una
nobile arte, riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, ed invece scopriamo essere gli unici “untori” da coronavirus da debellare definitivamente attraverso l’arma più micidiale in possesso dello Stato: il mortificante rimbalzo di responsabilità istituzionale.

Questa situazione è ormai diventata insostenibile, meritiamo e pretendiamo rispetto, reclamiamo il nostro
sacrosanto diritto al lavoro, oppure, lo Stato ci deve dare il sostegno necessario per mantenere le nostre famiglie e le nostre aziende!!!

Entro fine mese a Roma scenderemo in piazza con una mobilitazione nazionale affinchè il Governo ci dia risposte chiare e ascolti le proposte che abbiamo elaborato in questi mesi!”.

Roma, lì 8 giugno 2020
ASS.P.I.   IL PRESIDENTE  Nobile Viviano

ANISP  IL PRESIDENTE   Giuseppe Parente